Ernia del disco

La colonna vertebrale è formata da una serie di ossa dette vertebre, ciascuna collegata da un disco di materiale duro elastico gelatinoso che fa da ammortizzatore a protezione da urti e movimenti fuori asse (corsa, salti, flessioni). Se l’involucro protettivo del disco è danneggiato da un trauma o dall’invecchiamento, si può verificare la fuoriuscita del nucleo gelatinoso (disco erniato o protruso) che può far pressione sui nervi limitrofi provocando dolore (sciatica), formicolio, debolezza muscolare alla schiena e alla gamba in modo relativo al livello dove l’ernia si sia manifestata (solitamente L4-L5).

L’ernia del disco (EDD) può essere contenuta o espulsa (di pertinenza Neurochirurgica). L’ernia contenuta si cura con la Nucleoplastica, alternativa per quei pazienti ove le cure conservative non hanno avuto buon esito e che non vogliano sottoporsi ad un intervento tradizionale di EDD con tempi lunghi di guarigione e interruzione delle normali attività quotidiane.

Nucleoplastica

E’ una procedura mininvasiva che viene eseguita in day-surgery (in giornata) sotto controllo radiologico presso una struttura sanitaria accreditata. Dura circa 30-40 minuti ed il paziente viene dimesso lo stesso giorno dell’intervento con la sola medicazione e con l’uso di un bustino elastico.

Da un rapido sollievo dei sintomi ed una remissione della patologia entro due settimane per l’85% dei pazienti trattati. Si tratta di una metodica che prevede di accedere con un ago sonda al disco e di diminuire la pressione del disco rimuovendo il tessuto in eccesso che causa la protrusione.